martedì 24 maggio 2011

E sono di nuovo qui - racconto ecologico

E sono di nuovo qui, non posso farne a meno, Puerta del Sol 10:30 del mattino, mi risveglio, esco dalla tenda e quello che vedo è meraviglioso: tutti già sono al lavoro e superattivi, chi pulisce, chi distribuisce cibo, chi si prepara per le assemblee. Vado subito a dare un'occhiata in giro, danno caffellatte, biscotti e tortine per colazione, prendo un buon caffellatte e comincio a girovagare per la ormai piccola città che si è creata. Con i miei amici decidiamo di andare a un assemblea, è in corso l'assemblea del gruppo medio-ambiente, ci sediamo e comincio ad ascoltare e ad osservare, il megafono passa di mano in mano ognuno può dire ciò che vuole liberamente, e tutti possono mostrare il loro accordo o disaccordo, comincio a entrare nello spirito, alzo le mani al cielo per mostrare il mio accordo, si parla di molti temi: utilizzo di energie rinnovabili e pulite, maggior trasparenza tra consumatore e aziende, rispetto per la natura, riciclaggio, consumare in maniera intelligente, e molti altri. Si cercano proposte su diversi temi, le mani si alzano, si chiede, si discute, si parla, si comunica, si decide tutto ad alzata di mano, alla fine si arriva alla scelta di alcuni punti che verranno poi approfonditi nella prossima assemblea. Finita l’assemblea vedo che tutti si dirigono alla fonte che c’è al centro della piazza, incuriosita mi avvicino, voglio vedere che succede. Comincio a intravedere nella confusione casse piene di piantine, una vecchietta sta mettendo della terra nell’aiuola che circonda la fontana, un ragazzo la aiuta, un'altra ragazza comincia a piantare le piantine, un uomo o dalla barba bianca sistema dei cartellini per distinguere i differenti ortaggi: pomodori, lattuga, pomodorini ciliegia e così via. Sì, stanno creando un vero e proprio orticello, un bimbo si avvicina portando dell’acqua per innaffiare la piccola meraviglia, tutti fanno qualcosa, vogliono partecipare, aiutare. Io sono sbalordita alla vista di tutto ciò, bambini, anziani, adulti, ragazzi tutti uniti per un fine comune e contentissimi di farlo, con un’allegria e un entusiasmo negli occhi che non riesco a descrivere. Comincio a parlare con alcuni ragazzi del gruppo, mi chiedono se voglio unirmi a loro e fare dei cartelloni, accetto e subito mi metto al lavoro. Siamo un bel gruppo, creiamo un sacco di frasi e pensieri che vogliamo condividere con gli altri cittadini di questa piccola realtà. Qualche minuto dopo decidiamo di organizzare una piccola performance, con cartelloni che incitano al vivere con tranquillità, e non più con quella fretta che ormai caratterizza la nostra vita quotidiana, fermarsi e godere di tutto ciò che la vita può offrirci. E così cominciamo a camminare molto lentamente tra la gente con cartelli e cantando: "vivendo con tranquillità il mondo è più bello", la gente ci guarda, legge i cartelli, ci sorride e alcune persone si uniscono alla performance. Dopo di che ci ritroviamo e insieme decidiamo di rincontraci più tardi per creare delle sculture fatte con i rifiuti, per dimostrare come si possano utilizzare i rifiuti per creare qualcosa di utile e far vedere con che velocità creiamo una quantità esorbitante di spazzatura. Alle quattro del pomeriggio ci troviamo e insieme andiamo a recuperare rifiuti per iniziare a creare la nostra scultura: lattine, bottiglie di plastica, bicchieri di plastica. Dopo molti scambi di idee, proviamo ad assemblare i diversi componenti con ciò che abbiamo a disposizione e decidiamo di creare una meravigliosa sfera bianca e trasparente con bicchieri di plastica. Ci aiutiamo a vicenda: chi cerca bicchieri, chi li attacca gli uni agli altri, chi chiacchiera, scambi di idee: tutto è pacifico e c'è un atmosfera di condivisione e solidarietà. Le sensazioni provate sono indescrivibili, mi sento parte di qualcosa di grande e stupendo, parte di questa piccola realtà che ormai mi appartiene, torno a casa felice e soddisfatta... e domani sarò ancora qui, non posso farne a meno...

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