martedì 31 maggio 2011

#spanishrevolution - Il movimento 15M

Per farvi un'idea su quello che è successo veramente...
Buona visione!


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venerdì 27 maggio 2011

La Acampada de Sol convoca una concentrazione in appoggio alle/ai compagn* della Catalogna oggi venerdì 27 alle 19


Informiamo che i Mossos d'Esquadra e la Guardia Urbana hanno attaccato con pallottole di gomma e manganelli le e gli accampat* in Plaza Catalunya a Barcellona, che hanno risposto con la resistenza pacifica. Nello scontro sono stati ferit* almeno 99 compagn*.

L'accampamento è stato sgomberato e gli operatori ecologici si sono portati via tutto il materiale (computer, mobili, cibo...). Subito dopo la ritirata del cordone della polizia Plaza Catalunya è stata nuovamente occupata da da migliaia di persone che erano accorse intorno alla piazza. Confermiamo che alle 15 circa 3.000 persone stavano cominciando a ricostruire l'accampamento. Le/i compagn* di Barcellona chiedono materiale per le strutture, soprattutto computer.

Ci sono tre convocatorie in appoggio alla Acampada di Barcellona:

- ore 17.00: manifestazione a Colón
- ore 19.00: manifestazione di massa in Plaza Catalunya
- ore 21.00: cacerolada (protesta con pentole e posate, ndr) in Plaza Catalunya

Confermiamo che anche a Lleida si sono verificati scontri dovuti allo sgombero alle ore 7.00 di oggi dell'accampamento in plaza de Ricard Vinyes. Come risultato, sono state detenute due persone, che già sono state liberate. Alle ore 19.00 ci sarà una concentrazione di appoggio all’accampamento nella piazza stessa. Ugualmente è stata sgomberata la plaça de la Vila a Badalona.

Madrid è vicino a tutt* i e le compagn* di Barcellona, Lleida e Badalona. Per questo, Acampada Sol convoca una concentrazione di appoggio ai e alle compagn* della Catalunya per oggi, venerdì 27 alle ore 19 a Puerta del Sol e invita il resto degli accampamenti a sommarsi alla condanna.

Ánimo a todxs. ¡Tóma la plaza!

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Una squadra di polizia sgombera l'accampamento di Barcellona


Una squadra di polizia municipale e di polizia antisommossa ha bloccato gli accessi alla Plaça Catalunya per procedere allo sgombero dell'accampamento del movimento 15 M.
Secondo quanto informa Joana García Grenzner, la Guardia Urbana (polizia municipale di Barcellona) sta sequestrando tutti i documenti informativi della tenda di comunicazione. Intanto, è anche entrato un camion che si sta portando via i mobili dell’accampata. In totale, stanno intervenendo nell’operazione gli antisommossa, la polizia municipale e il servizio comunale di pulizia. Un’altra squadra enorme di "Barcellona pulita" (Bcn neta) aspetta ordini nella vicina Plaza de Urquinaona.
Gli accampati rimangono sul posto e hanno appena riferito che resisteranno allo sgombero pacificamente. In questo momento, si sta chiamando più gente possibile, attraverso le reti sociali, affinché tutti scendano in piazza. Si sta diffondendo una prima convocazione per le 19 di questa sera nella stessa Plaça Catalunya.
Gli agenti cominciarono a circondare la piazza intorno alle 6.30 del mattino. Secondo gli accampati, gli avevano chiesto di ritirare tutte le bottiglie di vetro e materiale da cucina. Da @acampadabcn denunciano che gli agenti non portavano il numero d'identificazione.
Il consigliere degli interni della regione autonomica catalana, Felip Puig, aveva già richiesto ieri agli accampati che abbandonassero la piazza per evitare di coincidere con una possibile celebrazione per la vittoria del Barcellona nella finale di Champions.

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giovedì 26 maggio 2011

Assemblee di quartiere

Da Sol il movimento si estende. Sono state infatti convocate per questo sabato, 28 maggio, assemblee popolari in ogni quartiere, municipalità o città della Comunità di Madrid con il fine di "creare uno spazio locale di proposta, convivenza e riflessione". La lista delle assemblee già convocate per la giornata di sabato supera le 100.
Quello che uscirà da ogni gruppo si porterà domenica alla prima Assemblea Popolare di Madrid, per poterlo condividere con tutti gli altri.


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mercoledì 25 maggio 2011

Il viaggio del SOLe sulla terra

Non vi capita mai di sentire di aver bisogno di liberare qualcosa che altrimenti rimarrebbe chiuso e fossile tra le maglie del vostro stare, immobile?
A me sempre o almeno sempre è la spinta che porta il mio personale processo creativo all'esistenza pratica.
Nel caos di quello che sta succedendo e dei cambiamenti che continuano a succedersi in Puerta del Sol, da assemblea ad assemblea, dalle piazze limitrofe al grande centro, fino ai dubbi e alle domande coi quali tutti noi torniamo alle nostre case, che varchi la soglia o cammini per la città, qualcosa sempre rimane di confuso e fossile tra le pieghe dell'entusiasmo generalizzato e a volte infantile che vibra in me, in noi.
In Italia arriva una parte parziale di quello che succede qui, ma il fatto che colpisce è che questa parzialità e divisione si ritrova ben presente anche qui, nella culla di quello che tutti e nella storia della contemporaneità sarà ricordata come la Comune di Madrid.

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martedì 24 maggio 2011

E sono di nuovo qui - racconto ecologico

E sono di nuovo qui, non posso farne a meno, Puerta del Sol 10:30 del mattino, mi risveglio, esco dalla tenda e quello che vedo è meraviglioso: tutti già sono al lavoro e superattivi, chi pulisce, chi distribuisce cibo, chi si prepara per le assemblee. Vado subito a dare un'occhiata in giro, danno caffellatte, biscotti e tortine per colazione, prendo un buon caffellatte e comincio a girovagare per la ormai piccola città che si è creata. Con i miei amici decidiamo di andare a un assemblea, è in corso l'assemblea del gruppo medio-ambiente, ci sediamo e comincio ad ascoltare e ad osservare, il megafono passa di mano in mano ognuno può dire ciò che vuole liberamente, e tutti possono mostrare il loro accordo o disaccordo, comincio a entrare nello spirito, alzo le mani al cielo per mostrare il mio accordo, si parla di molti temi: utilizzo di energie rinnovabili e pulite, maggior trasparenza tra consumatore e aziende, rispetto per la natura, riciclaggio, consumare in maniera intelligente, e molti altri. Si cercano proposte su diversi temi, le mani si alzano, si chiede, si discute, si parla, si comunica, si decide tutto ad alzata di mano, alla fine si arriva alla scelta di alcuni punti che verranno poi approfonditi nella prossima assemblea. Finita l’assemblea vedo che tutti si dirigono alla fonte che c’è al centro della piazza, incuriosita mi avvicino, voglio vedere che succede. Comincio a intravedere nella confusione casse piene di piantine, una vecchietta sta mettendo della terra nell’aiuola che circonda la fontana, un ragazzo la aiuta, un'altra ragazza comincia a piantare le piantine, un uomo o dalla barba bianca sistema dei cartellini per distinguere i differenti ortaggi: pomodori, lattuga, pomodorini ciliegia e così via. Sì, stanno creando un vero e proprio orticello, un bimbo si avvicina portando dell’acqua per innaffiare la piccola meraviglia, tutti fanno qualcosa, vogliono partecipare, aiutare. Io sono sbalordita alla vista di tutto ciò, bambini, anziani, adulti, ragazzi tutti uniti per un fine comune e contentissimi di farlo, con un’allegria e un entusiasmo negli occhi che non riesco a descrivere. Comincio a parlare con alcuni ragazzi del gruppo, mi chiedono se voglio unirmi a loro e fare dei cartelloni, accetto e subito mi metto al lavoro. Siamo un bel gruppo, creiamo un sacco di frasi e pensieri che vogliamo condividere con gli altri cittadini di questa piccola realtà. Qualche minuto dopo decidiamo di organizzare una piccola performance, con cartelloni che incitano al vivere con tranquillità, e non più con quella fretta che ormai caratterizza la nostra vita quotidiana, fermarsi e godere di tutto ciò che la vita può offrirci. E così cominciamo a camminare molto lentamente tra la gente con cartelli e cantando: "vivendo con tranquillità il mondo è più bello", la gente ci guarda, legge i cartelli, ci sorride e alcune persone si uniscono alla performance. Dopo di che ci ritroviamo e insieme decidiamo di rincontraci più tardi per creare delle sculture fatte con i rifiuti, per dimostrare come si possano utilizzare i rifiuti per creare qualcosa di utile e far vedere con che velocità creiamo una quantità esorbitante di spazzatura. Alle quattro del pomeriggio ci troviamo e insieme andiamo a recuperare rifiuti per iniziare a creare la nostra scultura: lattine, bottiglie di plastica, bicchieri di plastica. Dopo molti scambi di idee, proviamo ad assemblare i diversi componenti con ciò che abbiamo a disposizione e decidiamo di creare una meravigliosa sfera bianca e trasparente con bicchieri di plastica. Ci aiutiamo a vicenda: chi cerca bicchieri, chi li attacca gli uni agli altri, chi chiacchiera, scambi di idee: tutto è pacifico e c'è un atmosfera di condivisione e solidarietà. Le sensazioni provate sono indescrivibili, mi sento parte di qualcosa di grande e stupendo, parte di questa piccola realtà che ormai mi appartiene, torno a casa felice e soddisfatta... e domani sarò ancora qui, non posso farne a meno...

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La rivoluzione non sarà femminista?

Da una settimana a questa parte, Plaza de Puerta del Sol è letteralmente ricoperta di ogni tipo di messaggio: ci sono striscioni, cartelloni, cartellini, disegni, foglietti attaccati ovunque. È come se la piazza ti stesse parlando. Ogni persona che passa di lì può lasciare traccia di ciò che pensa e di ciò che desidera e, nella forma che più preferisce, trasmetterlo agli altri. È un'espressione chiara e forte della pluralità e della voglia di esprimersi che animano la Acampada del Sol. Per questo, ma non solo, quello che è successo giovedì stona particolarmente.

I FATTI

Un gruppo di ragazze presenti in piazza ha deciso di appendere uno striscione con la scritta: "La revolución será feminista, o no será" ("La rivoluzione sarà femminista, o non sarà"). La reazione da parte dei presenti è stata più o meno questa: un uomo si è preso la briga di salire sul ponteggio a staccare lo striscione, inveendo contro le ragazze con frasi tipo "la rivoluzione non è solo delle donne" o "il femminismo è come il machismo", aggiungendo infine il tocco di classe, l'imitazione del gorilla (con tanto di gesto di battere i pugni sul petto, in perfetto stile "Io Tarzan, tu Jane"). E se questo di per sé era già abbastanza sconvolgente (deprimente?), di più lo è stato il fatto che un un gruppo di persone (pare abbastanza nutrito) si sia messo ad applaudire il gorilla.

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Domani assemblea di redazione

ERRATA CORRIGE: per conciliare i tempi con il movimento cambiamo la data della riunione.
Ci troviamo alle 21 di domani mercoledì 25 in piazza Callao, di fianco al tabacchi!

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lunedì 23 maggio 2011

Comunicato della Cnt in appoggio agli Indignados

Le enormi manifestazioni e le tendopoli che stanno riempiendo le piazze di città e paesi dal 15 maggio sono un chiaro esempio della capacità organizzativa del popolo quando decide di essere protagonista della sua stessa vita; superando l'apatia, la rassegnazione e l'assenza di una presa di coscienza con la quale organizzare risposte, per affrontare e costruire alternative ai molteplici problemi che oggi soffriamo noi, l'insieme della popolazione: lavoratori/trici, disoccupati/e, studenti/esse, immigrati/e, pensionati/e, precari/e...

Le formule organizzative sviluppate in queste mobilitazioni evidenziano la percorribilità della partecipazione diretta attraverso assemblee per prendere decisioni che canalizzino le nostre aspirazioni e rivendicazioni e ci facciano superare l'individualismo. Rendendoci protagonisti e non spettatori/trici di un sistema basato sulla delega e la rappresentanza, che annulla le nostre personalità. Assemblee, turni in cui ciascuno possa prendere la parola, commissioni di lavoro, responsabilità, capacità, organizzazione, autogestione, impegno in prima persona, coordinamento, visibilità sono i "denti" che muovono questo ingranaggio, capace di sfidare le istituzioni e provocare un'attesa e un dibattito pubblico che ha eclissato la campagna elettorale e i soliti contenuti della stampa nazionale e internazionale.

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Protocollo di azione davanti a comportamenti violenti

È fondamentale non reagire davanti ad aggressioni fisiche e/o verbali.

Il nostro messaggio si caricherà di forza e eviteremo di retroalimentare la violenza.

A) Come agire nel caso di cariche della polizia: Non reazione.

1. Ci collochiamo uniti in fila e presi per le braccia facendo scudo.
2. Eviteremo per quanto è possibile colpi che vengano da dietro e da davanti.
3. Arrivato il caso, ci siederemo
4. Se ci trascineranno, lasceremo allora immobile il corpo e alzeremo le mani in un gesto di non azione.

B) Misure preventive al conflitto. Consigliamo:

1. Evita di bere alcohol. Trattieniti al 100%
2. Evita pensieri o espressioni che inneggino alla violenza.
3. Fai attenzione al tuo linguaggio corporale, tono di voce...
4. Atteggiamento assertivo: esprimi i tuoi pensieri e le tue opinioni rispettando l'altro.

Se l'altro risponde aggressivamente non reagire aggressivamente.

Le rivoluzioni sociali iniziano dalle rivoluzioni individuali.


"Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo." Mahatma Gandhi

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Errata corrige o il facile dono dell'etichettatura

Forse sarà stata l'agenda troppo piena di impegni tra le sedi dell'Unione Europea e il suo ufficio nell'Università Carlos III di Madrid, o forse chissà, il beneficio di una rapida opinione scritta in fretta e furia per poi poter dire "sono stata la prima a scriverci su un editoriale". Ma sta di fatto che Irene Tinagli nel suo editoriale riguardo gli eventi che proseguono oramai da una settimana nella centrale Plaza Puerta del Sol di Madrid, non ne azzecca una. L'incredulità nel leggere il suo articolo ci pone il dubbio se l'economista italiana abbia messo in qualche momento piede in piazza, e abbia ascoltato la gente per farsi una reale idea di ciò che sta succedendo.

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L' accampata di Sol continuerà nella piazza e non solo

L'Assemblea generale di Accampata in Sol è arrivata consensualmente all'interno della sua riunione alla decisione di continuare accampando en la Puerta del Sol fino, come minimo, a Domenica 29 Maggio.

Nessuno delle migliaia di partecipanti dell'assemblea si è opposto alla decisione.

Tra le diverse ragioni per continuare la accampata che sono state espresse dagli assistenti alla assemblea distaccata quella di esportare il modello di lavoro ai quartieri di Madrid.

Si pretende che i vicini e le vicine della città sperimentino il sistema di partecipazione diretta che si sta vivendo in Sol.

Il consenso definitivo si raggiunse nel momento di chiudere questo ordine del giorno delle 14:00 ora del giorno di domenica 22 Maggio, per cui sarà definitiva questa decisione quando si pubblicherà l'atto in http://madrid.tomalaplaza.net.

Cresce la presa di coscienza cittadina.

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Rassegna Stampa - 22 maggio 2011






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domenica 22 maggio 2011

Racconto poetico 2: Il processo di cre-azione

Si continua ad imparare tanto da quello che continuiamo a vedere messo in atto qui a Madrid: la voglia di partecipare, di confrontarsi, di amare il diverso, il vecchio, la piazza, lo sporco, la terra che calpestiamo cosparsa di foglietti di cartoni dipinti, di oggetti comuni e secondari trasformati in strumenti necessari ed utili.

Il cemento freddo e in completo vestito, diventato un grande quadro umano, simile al bosco dei piaceri che troneggia sulle pareti del Prado, in cui il piacere non è più solo la soddisfazione, il godimento materiale, è la lotta per la vita, per una vita desiderata.

Certo è che di un orgasmo si tratta, la primavera è arrivata e qui mentre si pensava fino a ieri di goderla dalle alture dei templi, o dalle spiane dei parchi, i luoghi si mutano e chiara la brezza diffonde le grida di donne e di uomini che stazionano nella propria stagione collettiva.

Aderiscono tutti, ognuno con in mano la propria rivendicazione, il proprio desiderio, il sogno di una esistenza civile, pieno di una fierezza e volontà, che è la stessa dei loro padri, che qui insieme a loro diffondono il loro passato non ancora condiviso, affinché tutti lo possano vedere, e chissà aiutare a realizzare.

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Linee guida per chi vuole scrivere

OBBIETTIVO: raccontare il movimento 15m da dentro. I media italiani ne stanno ormai dando una buona copertura, noi vogliamo dare un racconto diverso, dal dentro, più realistico possibile.

LINEE POLITICHE: ci atteniamo alla linee politiche del movimento, consapevoli che la loro lotta è la nostra lotta.

GENERI: quelli per ora previsti sono cronaca, approfondimenti, racconti poetici, traduzioni ufficiali, traduzioni dai media spagnoli e rassegna stampa.

QUANDO SI SCRIVE UN TESTO: scegliere un tema, uno scenario, un punto di vista specifico. Articoli che raccontano tutto e allo stesso tempo niente non sono utili a far capire che sta succedendo.

TITOLETTI: quando il testo sfora la mezza pagina word metterci i titoletti

COME LI CHIAMIAMO: lo stiamo chiamando movimento 15m perché è neutro e ricorda le rivolte arabe. Tra l'altro, i media italiani lo chiamano "Gli indignati", noi abbiamo cercato di spiegare il perché qua, ma l'idea è ancora confusa.

NON VI PREOCCUPATE: se non siete scrittori né giornalisti. Il blog ci lascia una certa libertà di scrivere con un tono più colloquiale e diretto, insomma, quello che sentiamo in questi giorni in Puerta del Sol.

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Perché, finirà come finirà, continuiamo a chiamarla Rivoluzione!

Perché si è capito che non sempre il legale coincide col giusto. E che le autorità costituite non hanno ragione a priori.


Perché hanno cominciato giovani e trentenni, ma li hanno seguiti tutti. Il “dividi e comanda” generazionale è stato sostituito dal “ognuno per quello che può (apportare)”.

Perché chi partecipa attivamente mette le sue conoscenze al servizio del movimento. Confrontandosi con chi ha le stesse conoscenze ma diversi punti di vista.

Perché molta gente vuole portare il proprio appoggio e vuole imparare. Il processo di apprendimento collettivo è difficile ma rimane uno dei temi centrali del movimento.

Perché la ricerca dell'orizzontalità è portata avanti a costo di grossi sforzi organizzativi. E quando qualcuno vuole sfruttare il movimento per farsi pubblicità viene immediatamente stigmatizzato.

Perché si è capito che solo con una risposta collettiva si possono risolvere i problemi collettivi. L'individualismo dominante sembra, in questa settimana, essersi fato da parte.

Perché si è ricostruita in una piazza quell'Agora che rappresenta la vera democrazia. E la politica è scesa dai palazzi per tornare finalmente, di dominio pubblico.

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Dall'assemblea generale di domenica mattina

L'assemblea generale di domenica 22 maggio ha formalizzato un sentimento che già era nell'aria: l'accampata Sol non se va. Anzi, rimane almeno fino a domenica 29. Il rilancio non è cosa da poco. Oggi si sono celebrate le elezioni amministrative, che poco importano al movimento, ma che sono state un motore importante della mobilitazione. La stanchezza di una settimana di lavoro intenso comincia a farsi sentire e domani, lunedì riprendere la routine lavorativa di molti. I prossimi giorni saranno banco di prova fondamentale.
La decisione finale sulla durata dell'accampata centrale sarà discussa nella assemblee di quartiere, previste per sabato 28, e presa formalmente nell'assemblea generale di domenica 29.
In questi giorni si è poi affinato il modello di lavoro delle assemblee. Cominciano a girare documenti in cui si spiegano le funzioni dei moderatori, dei facilitatori e di chi stende i report. Si è generalizzato un sistema si gesti per esprimere accordo, dissenso, tema già affrontato, etc, insomma, per visualizzare graficamente le opinioni dei partecipanti alla assemblee. Un assemblea di coordinazione interna si sta occupando di trascrivere, digitalizzare e pùbblicare tutti i report delle assemblee, per evitare disaccordi e decisioni individuali.

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Istantanee di una rivoluzione

Abbiamo aggiunto una galleria fotografica con le nostre foto scattate in questi giorni!
Trovate il link nella colonna a destra.
Buona visione!

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Dieci bugie sul movimento 15m

(Traduzione dell'articolo di Ignacio Escolar, 20 maggio 2011)
  1. E' falso che facciano solo proteste e nessuna proposta. Le proposte sono nel loro sito web, e sono più concrete di alcuni programmi elettorali.
  2. E' falso che siano contro i politici. Quello che chiedono sono politici responsabili che non siano contro la società e che non utilizzino tutte le istituzioni per i propri interessi personali.
  3. E' falso che rifiutino la democrazia. Quello che chiedono è più democrazia, e che la sovranità risieda nel popolo, non nei mercati né nei banchieri.
  4. E' falso che non credano nel voto. Per questo esigono una riforma elettorale, perché qualsiasi voto di qualunque cittadino valga uguale.
  5. E' falso che siano degli antisistema. Antisistema sono la corruzione, l'ingiustizia o l'impunità. Questa democrazia che rivendicano fin dall'inizio è per caso contraria al sistema attuale?
  6. E' falso che siano violenti. Non ci sono quasi stati incidenti, nonostante le tantissime persone presenti.
  7. E' falso che siano apolitici. E' un movimento antipartitico, e non è la stessa cosa.
  8. E' falso che siano solo giovani. Ci sono molti giovani in quelle piazze: giovani che già non potranno essere dequalificati come “ninis” (“ni estudiar ni trabajar”, che non studiano e non lavorano, corrisponde più o meno al nostro “bamboccioni”, ndr) o “conformisti”. Però ci sono anche cittadini di ogni età.
  9. E' falso che chiedano l'astensione. Quello che chiedono è il voto responsabile: un'audacia “contro la libertà”, secondo il criterio della Giunta Elettorale di Madrid.
  10. E soprattutto è falso che tutto questo finirà domenica, dopo il voto. Perché la democrazia non consiste nel votare e zittirsi. Perché lunedì, quando queste elezioni saranno finite, il Maggio del 2011 continuerà.

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¡La voz del pueblo no es ilegal!

Venerdì sera arriviamo a Sol giusto mezz'ora prima della mezzanotte e dello scattare del divieto imposto dalla Giunta Elettorale: abbiamo deciso di arrivare all'ultimo momento perchè ci hanno detto che all'ora dell'ormai rituale convocazione la piazza è talmente piena che non si riesce nemmeno a camminare. Scendiamo a Callao, e iniziando a scendere per Calle de Preciados ci accorgiamo che le cose non sono affatto cambiate, anzi. Avvicinandosi a Sol, infatti, inizia la folla, che più che un mare di gente, è un muro: impossibile passare da lì per raggiungere la piazza. Credendo di aggirare il problema, proviamo a scendere da Calle de la Montera: niente. E' quasi mezzanotte però, quindi decidiamo di immergerci nella bolgia e un po' a spintoni, arriviamo a circa 20 metri da Plaza del Sol.
Poco dopo scatta la mezzanotte, ed inizia il "grido muto": 28mila persone in silenzio, molti con un nastro adesivo simbolico sulla bocca, per un minuto. E' un silenzio assordante, che viene infine rotto da un applauso fragoroso e lunghissimo. Un applauso liberatorio: è passata la mezzanotte, il divieto è scattato, ma noi siamo ancora qui. Subito iniziano i cori: "¡El pueblo unido jamás será vencido!", ma soprattutto "¡La voz del pueblo no es ilegal!" ("La voce del popolo non è illegale!")
Solo verso l'una, riusciamo ad avvicinarci all'accampata. Incontriamo alcuni amici spagnoli: ci chiedono di come sono andate le manifestazioni in Italia, poi riprendono a discutere di quello che succederá da lunedí, di come deve essere portato avanti il movimento... perché se ancora il "come" non é stato ben definito, nessuno ha dubbi sul fatto che si debba andare avanti.

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Rassegna Stampa - 21 maggio 2011










 

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Indignati, ma de che?

Il movimento del 15m è stato ribattezzato dalla stampa italiana come il movimento degli Indignati. Ma indignati perchè, contro che?
Il nome viene da ¡Indignaos!, indignatevi, un libro scitto da Stephan Hessel, diplomatico francese, partigiano della resistenza francese e internato in un campo di concentramento nazista.
È un panfhlet  politico pubblicato in Francia verso la fine del 2010 che, nelle parole dell'autore "esorta i giovani a indignarsi, perchè il mondo va male, è governato da poteri finanziari che si accaparrano tutto".
Il libro, in sintesi, è un J'accuse contro il Fondo monetario internazionale e la Banca mondiale, ed esorta i giovani a ribellarsi con una rivoluzione pacifica per recuperare dignità e libertá.
La spagna, come spiegavamo nel post Non crediate che una rivoluzione nasca dal nulla lo ha provato sulla propria pellaccia. Nonostante in terra iberica sia al potere il governo più social d'Europa, chi realmente comanda va cercato un poco più in là.
Solo così si può spiegare l'ultimo anno di politiche sociali spagnole: taglio continuo alla spesa sociale, privatizzazioni delle società pubbliche, la Telecom spagnola che taglia6 mila posti di lavoro in un piano triennale mentre distribuisce, negli stessi 3 anni, 450 milioni di euro agli azionisti.
Metteteci una crisi economica devastante, come per quasi tutti i paesi europei, e arriverete alla situazione attuale: 5 milioni di disoccupati (più del 20 percento della forza lavoro), 45 percento di disoccupazione giovanile, 500 mila sfratti già eseguiti dll'inzio della crisi.
Quasi dimenticavo, lo sfondo della storia è disegnato da 3 milioni di case sfitte e un +22 percento di profitto, nell'ultimo anno, per le imprese dell'Ibex35, principale indice finanziario spagnolo.
Una politica con diversi casi di corruzione (non dico ai livelli italiani, ma neanche molto di meno) e un bipolarismo perfetto (tolti i partiti nazionalisti di alcune comunità) unilaterale.
Queste sono le principali fonti dell'indignazione spagnola. Se ci aggiungessimo un leader carismatico magnate dei media, staremmo descrivendo un panorama a noi, ahimè, abbastanza noto.




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sabato 21 maggio 2011

Principi politici e obbiettivi a lungo termine

Abbiamo partecipato oggi alla reunione del gruppo di lavoro che discuteva sui principi politici del movimento e sugli obiettivi a lungo termine.
I partecipanti hanno rivendicato l'assemblearismo come metodo del presente e come modello per il futuro, come base per la nuova organizzazione.
Si è rimarcato che il politico è il dominio del pubblico. Oggi è gestito da interessi privati e deve tornare ad essere questione collettiva, grazie alla partecipazione attiva di tutti quelli che vogliono partecipare nella presa di decisione politica.
Qualcuno propone di formarsi in partito, ma le 200 persone rifiutano nettamente la proposta.
In sintesi, si cerca di far convivere le due linee, riformista e radicale, per non dividere il movimento. Questa portura sembra condivisa dalla maggior parte dei partecipanti alla riunione.

L'assemblea è terminata con una serie di proposte di massima che saranno esposte domani all'assemblea generale. Le proposte, che hanno trovato consenso generale, sono comunque provvisorie. Se l'assemblea generale le approverà, torneranno al gruppo di lavoro per essere approfondite.

- che il movimento si basi sull'anticapitalismo
- che il movimento occupi le scuole, le università e le fabbriche per continuare a crescere
- che il movimento lanci uno sciopero lavorativo e di consumo indefinito
- che il movimento studi una proposta per un cambio radicale del modello educativo
- che si ritirino le truppe spagnole dagli stati occupati
- che le accampate in spagna accolgano le 250 mila famiglie sfrattate
- che si esproprino le case che sono rimaste in mano alle banche
- che lo stato smetta di pagare il debito a Fmi e Banca Mondiale
- che il movimento si decentralizzi e organizzi assemblee di quartiere per tutto Madrid, finendo così con il centralismo di Piazza Sol
- che si tolga la figura del Re

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Riflessione sulla riflessione

Prima giornata di riflessione in Sol. La assemblea generale di mezzogiorno ha stabilito la organizzazione interna: le commissioni si occuperanno delle necessità basiche dell'accampata, i gruppi di lavoro valuteranno e sintetizzeranno le proposte attorno ai vari temi. All'assemblea generale spetta il compito di legittimare e prendere le decisioni finali. Si è deciso che dal 28 di maggio partiranno le assemblee decentrate in tutti i quartieri di Madrid.
I gruppi di lavoro si sono riuniti  nel pomeriggio, trattantdo i seguenti temi:
- il gruppo di politica si è diviso in due commissioni, uno che dibatte le richieste da fare alle istituzioni e un altro che lavora sui principi ideali del movimento
- il gruppo ambientalista, che propone di gestire l'accampa in maniera ecologica da lunedì. Nel frattempo già si è creato l'orto ecologico
- il gruppo educazione e cultura, che discute proposte per cambiare il modello educativo mentre le attua direttamente in piazza con lezioni all'aria aperta
- il gruppo università sta lavorando sull'analisi di Universidad 2015, la prossima riforma universitaria spagnola, terzo e ultimo passo del Plan Bologna
- gruppo sul sociale, si occupa di casa, lavoro, pensioni, servizi sociali e cooperazione
- gruppo sulla salute, non si occupa solo di sanità, cerchera di affrontare la questione della salute nel suo complesso
- gruppo sull'economia, affronta i temi dell'impiego, imprese, banche, economia agraria

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AVVISO IMPORTANTE

Oggi sabato 21 maggio, riunione alle 5 e mezza in piazza Callao per tutti quelli che vogliono partecipare a Un posto al Sol!

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#spanishrevolution

di: Delia Rodríguez tradotto da Claudia Rossi  articolo del 19 maggio ore 02.00


Non si sa come si svilupperà però in Spagna dal 15 Maggio (15-M) internet va tan rapido che è difficile saperlo. Twitter, Facebook, socilanetworks ed i forums sono in continua connessione, come un virus informativo come questo che non sempre coincide con i mass media.


Tra i più famosi:


- Gli interventi della popolazione alla radio. La star anonima del momento è Cristina una radiospettatrice della città di Burgos di 46 anni che richiama l'attenzione degli invitati alla Radio Nazionale di Spagna (la RNE). L`intervento iniziò così: "Sto parlando con la radio pubblica?". Altro intervento di ugual spessore è quello di un diciannovenne che chiamò in prima mattinata al programma "Hablar por hablar" della Cadena SER direttamente dall'Accampata di Puerta del Sol.


- Gli hashtags mutanti. il movimento della piazza madrileña no ha un unico hashtag ma tanti che cambiano poco a poco di ora in ora. È così che l'algoritmo decide i trending topics, senza penalizzarli e aggiornando le informazioni. Un esempio tra i tanti della gurra informatica moderna: #democraciarealya #spanishrevolution #acampadasol #nonosvamos, #yeswecamp #notenemosmiedo #juntaelectoralfacts #esunaopcion,
 #tomalaplaza #pijamabloc .Inoltre, ogni accamapata ha una propria etichetta (#acampadavalencia #acampadalgño #acampadabcn...)


- Le collaborazioni: il  manifiesto di Democracia Real Ya che chiunque può firmare. Ancora il manifiesto , wiki  e infine l'insieme dei blog e dei #nolesvotes ; il #modelo de instancia sviluppato dagli avvocati David Bravo e Javier de la Cueva  e approvato dalla red utilizzata che garantire la legalità delle varie accampate nelle città; petición urgente utilizzata nelle varie manifestazioni a puerta del sol grazie alla quale si arrivo' a 4.000 firme in un ora e che ora sono gia 30.000, utilizzando al massimo i suoi servidores ; le mappe delle "accampate" e dei polítici corrotti; le proteste del mese di Maggio 2011 su Wikipedia.


- Trasmissioni in diretta. Primis, la saturazione delle linee di comunicazione tra lunedi' e martedi'.
Agorà News: 5.000 visitantes simultáneos martedi' in streaming e una sola persona (@elteleoperador) logró 4.000 5.000 el miércoles tramite il suo cellurale.


- un giorno al solde 40 segundos  registrati dal Periodismo Humano che ha raggiunto 275.000 visite in meno di un giorno.


- Josè Luis Sampedro: intellettuale che ha pubblicato un video gettonatissimo vídeo per una Democracia Real Ya con 20.000 visite e redatto su carta lo spirito del movimento


- le vignette El Roto, Mel, Manel, Vergara...


- Forum di spessore: dal principal agregador español si sta dando sempre più importanza a questo lavoro scoprendo e raccomandando link tra cui batiendo récords e  tanto de visitas como de votos


- Chiarimenti sul sistema elettorale voto bianco, astensione, legge D'Hont, ecc, sono reperibili su esta, esta, esta o esta.


- Official Web...qual è? Pur parlando di un movimento Anonymous sono stati presi come riferimenti democraciarealya.es, @democraciareal, @acampadasol, tomalaplaza.net, spanishrevolution.es,yeswecamp.org, juventudsinfuturo.net, nolesvotes.com, @nolesvotes...



- i bloggers: tra i più cliccati Enrique Dans, Antonio Ortiz, José Luis Orihuela o Ignacio Escolar.

- cosa si dice fuori: la Spagna raccontata da occhi esterni a Der Spiegel, la BBC, Boing Boing, una televisión árabe, Le Monde, Reddit, CNN, The New York Times...

- le foto. l'immensa quantità di materiale fotogarfico messo in web da grupo de Flickr Spanish Revolution, link quali Enfocando, ALT1040Lainformacion.com, e gli "altri" dell'antisistema su este o este... 

- le bufale, gli errori, la disinformazione che vola. la Sinistra Socialista che con aveva pubblicato nella pagina web del PSOE un articolo un documento individuato martedi' attraverso la rete (messaggi di Twitter per Anonymous dal profilo 'Operation Leakspin' con l'intento di evidenziare come il PSOE stia cercando fama. La persona che registró il dominio e si incaricò dello sviluppo dell'accampamento di democraciarealya.com (qualcuno conosciuto nella rete spagnola) ha dovuto dare spiegazioni di fronte alle false accuse che collegavano il movimento al partito socialista. Le voci che circolavano in Twitter insinuavano che mas media come Intereconomía stavano manipolando le informazioni proponendo i propri speakers nelle varie interviste, cosa che in realtà non avvenne

- tra i manifesti più cliccati con 92.000 visite nelle ultime ore anche se effettivamente non è stato appoggiato dal movimento madrileno (l'unico votato in assemblea è questo)

- voci che si fanno sentireFelipe, Iñaki, Federico,Amando, Esperanza o Angels.

- Come puoi trovare lavoro con questi pantaloni da frocio? È il titolo dell'articolo scritto per rollingstone  con 7.000 "mi piace" di Facebook sulla storia del professor trentacinquenne Marcos Rebollo detenuto Domenica con altri 18 manifestanti.
- Intereconomia. il canale televisivo indigna il Trending Topic di giovedì notte (video e 28.000 visite).


fonte:  http://blogs.elpais.com/trending-topics/2011/05/los-virales-de-spanishrevolution.html
 

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Rassegna stampa - 20 maggio 2001

Repubblica 


Repubblica Bologna

Rainews24

Il Fatto Quotidiano

La Stampa

Reuters Italia

Carta

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Dall'Italia 2

Repubblica tira fuori un buon articolo sull'Agorà Sol

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Cronaca notturna

Aumentano, per il quinto giorno consecutivo, le persone che vengono a portare il proprio supporto alla accampata. Oggi a mezzanotte tutte le 9 vie contigue a Sol erano invase da manifestanti, mentre si è deciso di occupare le adiacenti piazza Callao e piazza Jacinto Benavente, per utilizzarle come spazi per le assemblee delle commissioni e per altre eventuali attività.
Consultata la commissione legale, il movimento ha deciso di non lanciare il corteo domani, mantendo però il consueto appuntamento delle 8. Effettivamente non è piú necessario organizzare "grandi eventi": l'opposizione sociale si è già guardata in faccia, e sta lavorando tutti i giorni per costruire la sua alternativa.
Nel frattempo il contatore delle accampate nel mondo ha raggiunto quota 260.

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Primo e provvisorio manifesto di proposte

Come risultato del consenso raggiunto nell'assemblea riunita il 20 di maggio 2011 in ACAMPADA SOL, e come risultato della raccolta e sintesi delle mille di proposte ricevute in questi giorni, abbiamo elaborato un primo elenco di proposte.
Ricordiamo che l'assemblea è un processo aperto e collaborativo. La seguente lista è provvisoria.

1 Cambio della Legge elettorale: liste aperte e con circoscrizione unica. I seggi ottenuti da ciascuna forza politica devono essere proporzionali al numero di voti.
2 Attenzione ai diritti basici e fondamentali raccolti nella Costituzione, come:
  • diritto a una casa degna, articolando una riforma della legge ipotecaria in cui la consegna della casa in caso di impossibilità di pagare cancelli il debito.
  • Sanità pubblica, gratuita e universale
  • Libera circolazione delle persone e rinforzo di una educazione pubblica e laica.
3 Abolizione delle leggi e delle misure discriminatorie e ingiuste come il Piano Bologna (università), la Legge di immigrazione e la legge Sinde (internet e copyright)
4 Riforma fiscale favorevole ai redditi più bassi, riforma delle imposte di patrimonio e successione. Introduzione della Tobin Tax, che tassa le operazioni finanziarie internazionali e abolizione dei paradisi fiscali.
5 Riforma delle condizioni lavorative della classe politica e abolizione della pensione vitalizia. I programmi e le proposte politiche dovranno avere carattere vincolante
6 Rifiuto e condanna della corruzione. Nuova legge elettorale che obblighi a presentare liste senza imputati o condannati per corruzione.
7 Una serie di misure per regolare le istituzioni bancarie e il mercato finanziario compiendo l'articolo 128 della costituzione, che determina che “tutta la ricchezza del paese nelle sue differenti forme è subordinata all'interesse generale”.
8 Reale svincolamento tra Stato e Chiesa, come stabilisce l'articolo 16 della costituzione.
9 Democrazia partecipativa e diretta, nella quale la cittadinanza sia parte attiva. Accesso popolare ai media di comunicazione, che dovranno essere etici e veraci.
10 Regolarizzazione dell'economia sommersa, e che i poteri dello stato controllino l'effettiva applicazione
11 Chiusura di tutte le centrali nucleari e promozione di energie rinnovabili e gratuite.
12 Recupero delle imprese pubbliche privatizzate
13 Effettiva separazione dei poteri esecutivo, legislativo e giuridico.
14 Riduzione della spese militare, chiusura immediata delle fabbriche d'armi e maggior controllo della forze dell'orine. Come movimento pacifista ci opponiamo alla guerra.
15 Recupero della memoria storica e dei capisaldi della lotta per la democrazia nel nostro stato
16 Trasparenza totale dei bilanci e del finanziamento dei partiti politici come misura per contenere la corruzione politica.

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venerdì 20 maggio 2011

Stanotte a mezzanotte

Per l'ennesima volta, Plaza del Sol é letteralmente invasa dalla gente: la piazza é cosí piena che non si riesce nemmeno a camminare, viene chiesto alle persone di spostarsi verso Callao perché Sol non puó contenerli tutt*.
Stasera é una serata cruciale: a mezzanotte scatterá l'imposizione del "día de reflexión" ("giorno di riflessione") e quindi la proibizione da parte della Giunta Elettorale di riunioni e manifestazioni politiche. La risposta della piazza é stata: "No nos vamos" ("Non ce ne andiamo"). Attendiamo la mezzanotte per vedere cosa succederá.

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Comunicato ufficiale da Piazza Sol su sabato

L'accampata Sol comunica che il prossimo sabato, 21 maggio 2010, continuerà l'esercizio di riflessione collettiva tra tutte le persone che hanno partecipato alle riunioni spontanee degli ultimi giorni.
Non si chiederà in nessun momento il voto per nessun partito politico, tantomeno si cercherá di influire nella decisione personale, ne si interferirà nel diritto che hanno tutti i cittadini e le cittadine a esercitare il voto, non influenzando così la campagna elettorale.

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Come funziona Plaza Sol?

http://www.elpais.com/graficos/espana/Puerta/Sol/espacio/indignacion/elpepuesp/20110520elpepunac_1/Ges/#

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Ritornando da Sol

Torniamo da plaza Sol dopo l'ennesima lunga notte di protesta. Le commissioni hanno lavorato tutta la notte e si cominciano a concretare i punti di consenso sui quali si elaborerá il manifesto. Alle 5 la comissione di proposte poliche, la piú spinosa, continuava a discutere le proposte in un angolo di calle Arenal. La piazza è diventata un tazebao unico: muri, statue, qualunque supporto è buono per esprimere la propria idea in un cartello. Domani cercheremo di realizzare un reportage fotografico sul tema.
La accampata intanto si estende e le tende stanotte occupavano mezza piazza. Non riusciamo ad ottenere collegamento internet dalla piazza per cui tutti i lavori sono rallentati.
Domani prevista altra giornata intensa: alle 12 assemblea generale, poi nel pomeriggio le comissioni si riuniranno per cercare si chiudere i punti che sono rimasti aperti e presentare un primo manifesto comune. Alle 8 c'è poi il classico appuntamento in supporto alla accampata, che si prevede tornerá a riempire la piazza. E dalla mezzonotte di domani la accampata tornerá a essere illegale, come ha deciso la giunta elettorale.
Ci scusiamo se solo stiamo lanciando piccoli aggiornamenti, pero gli eventi ci superano e le difficoltá tecniche sono molte. Per

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Dall'Italia

Carta c'é.

"Un giovane, intanto, ha scritto sul cartello che indossa: «Sono stanco di essere il futuro, io sono il presente»."
"La Comune di Madrid"

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giovedì 19 maggio 2011

Cattive nuove

La Giunta Elettorale ha appena comunicato di proibire le manifestazioni nelle giornate di sabato 21 e domenica 22 Maggio. Nel frattempo il movimento sembra sempre piú convinto di sfidare la proibizione, senza cancellare la manifestazione convocata per sabato.

El País, http://politica.elpais.com/politica/2011/05/18/actualidad/1305752933_013731.html

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Buone nuove

Riportiamo gli ultimi "rumors" apparsi su due importanti giornali spagnoli:
- El País, "Convocata per sabato una manifestazione, senza aspettare la decisione della Giunta Elettorale", http://politica.elpais.com/politica/2011/05/18/actualidad/1305752933_013731.html
- 20 Minutos, " Gli accampati di Sol decidono, dopo un'assemblea, di non porre limiti di tempo all'occupazione della Piazza", http://www.20minutos.es/noticia/1055261/0/acampada/sol/15m/

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Sol si prepara alla quinta notte

Un mare di gente riempie Plaza del Sol per la terza notte consecutiva. La piazza non riesce a contenere tutte le persone arrivate per l'ormai quotidiano appuntamento alle 20 in sostegno all'accampata.
E a nessuno importa che l'accampata sia ancora formalmente illegale. Ieri, infatti, la Giunta Elettorale della Comunitá di Madrid si era espressa contro la riappropriazione del "chilometro zero", e in queste ore si aspetta il verdetto della Giunta Elettorale nazionale sulla legalitá delle manifestazioni del Movimento 15-M a tre giorni dalle elezioni amministrative. La scusa sulla quale si basa il tentativo di proibire l'accampata e altri tipi di manifestazioni è il principio secondo il quale nei giorni precedenti alla tornata elettorale bisogna rispettare il "silenzio" e non sono concesse manifestazioni pubbliche che possano influire sul voto.
Ma il movimento è molto di più che una crociata contro i due partiti maggioritari del paese (PP e PSOE, che grazie alla legge elettorale hanno creato un sistema bipolare quasi perfetto), e la gente lo ha capito. Come difficilmente succede, sono state proprio l'illegalizzazione e la minaccia di sgombero a portare in piazza migliaia di persone, pronte a difendere in prima persona l'accampata. Giorno dopo giorno, a quelle migliaia di persone se ne aggiungono altre, per ribadire che la riapporpiazione di Sol é giusta, legittima e necessaria, prima di essere legale.

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Un quarto alle 8, giovedì

Sol si prepara per l'ennesimo bagno di folla. Per il terzo giorno consecutivo, gli accampati chiamano i madriléñi a riempire plaza Sol alle 8. Si prevede che anche questa volta saranno in tanti a rispondere con la loro presenza. Nel frattempo, oggi, assemblea generale a mezzogiorno. Mille persone proponendo rivendicazioni per il manifesto in preparazione. Per ora solo si raccolgono le idee, si cerca di organizzarle, e la discussione prevista sembra lunga. I manifestanti non sembrano avere fretta. Comincia a circolare l'ipotesi che si accamperá "hasta que haga falta", fino a che sia necessario. Altre voci parlano di una manifestazione per il fine settimana, ancora non confermata ufficialmente.
Nel pomeriggio assemblea delle commissioni, ognuno si incarica di sviluppare un punto teorico. O pulire, alzare tende e organizzare la piazza.
Alle 6 altra riunione generale, di cui speriamo poter dar conto a breve.
.

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La mappa delle accampate spagnole

http://www.ikimap.com/map/2CYF

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Racconto poetico assolato

La lotta dalle parole delle gente nelle strade,
arriva ad occupare una piazza dove il sole batte forte, quando sorge e si impone,
insieme alle luci forti dei taxi nel rumore notturno della Movida del commercio.
Sempre musica si spande tra il cemento di quella che ora è anche la nostra città
ed intanto i bimbi giocano a pallone nel quartiere
i commercianti cinesi trascinano chini carrette di cartoni e prodotti che provengono da là,
dove hanno vietato anche di annusare il profumo dei gelsomini
e c'è chi si alza per farsi ascoltare.

L'entrata del metro di Sol recita: un altra SOLuzione, e la soluzione è quì
davanti agli occhi dei passanti storditi, tra gli attraversamenti dei curiosi che si avvicinano
ai teloni allestiti che brulicano di idee e confronto.
Tutto sorse con la manifestazione del 15 Maggio
ed da quel giorno è diventato un movimento:
qui tutti si muovono, c'è sconcerto per la vitalità e la forza, che è la stessa di un neonato
che si aggrappa alla vita con mani di latte, appena formatesi,
il corpo c'è, gli organi vibrano di vita e ogni parte collabora con l'altra consapevole e
con una antica dignità di esistenza.

Ognuno ha lasciato le sue case solitarie per abitare sotto alle strutture che si reggono
a fili tesi annodati tra il cavallo di Rey Juan Carlos III e i pali delle luci che lo attorniano
e che fino a poche giorni fa si limitavano ad illuminare i PR dei locali del centro
precari come noi in cerca di consumatori di bottellon e di festa.

Non c'è posto per la proprietà in questa piazza, perchè la piazza non è più quella
a cui eravamo abituati, si è trasformata in un pubblico spazio, dove si dorme
a fianco di sconosciuti, si distribuiscono bevande e cibi per permette che questo nuovo corpo comune possa sopravvivere e continuare a nutrirsi del suo entusiasmo e delle sue rivendicazioni.

La repressione rimane, respira nei palazzi e negli uffici del potere
che nell'esatto momento di scrittura di questo racconto stanno decidendo cosa fare di tutti noi
se giudicarci colpevoli od innocenti, certo è che come recita De Andrè
ci dividiamo in 2 schieramenti, noi coinvolti e contenti di esserlo e di farlo sapere
per permettere a chiunque di abbracciare le nostre rivendicazioni,
e loro i politici coinvolti nella distruzione della libertà e fintamente inconsapevoli
delle divisioni e delle ingiustizie di cui sono i mandanti e gli attori.

I nostri volti sono ancora quì e ci rimarranno, cantando e gioendo della condivisione
che si è creata dai nostri gesti di volontà, di consapevole unione.
Il corpo è elettrico e l'anima piano piano impara a dirigere i suoi tumulti.
La repressione è organizzata ma non ci sono più scuse e ragioni per dirci che noi non lo siamo.

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